CULTURA E TEMPO LIBERO

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Il prigioniero libero. Pensieri, emozioni, considerazioni dall'ergastolo
Salvatore Ritorto (Sensibili alla foglie)


Salvatore Ritorto, da nove anni detenuto al 41bis. Anche lui si dichiara innocente, cosa che in questo contesto interessa poco o nulla mentre interessano maggiormente le kafkiane peripezie del suo procedimento giudiziario ben descritte dal suo avvocato nell'introduzione e in appendice; peripezie che temiamo comuni ad un gran numero di ospiti del collegio, in particolare di quelli “tosti”, quelli per cui non si usa gran pietà.

Lo stile è diverso da quello di Farina, più aulico e classicheggiante (Salvatore dice di essere stato conquistato da Le storie di Erodoto, e si vede) il contenuto pure ma la sostanza è terribilmente la stessa: una lucida e sofferente voce dall'assurda istituzione della carcerazione sine-die per riportarci alla realtà ed aprirci gli occhi su quel che si può fare nel nome della giustizia.

Lasciando allo stesso Ritorto la parola egli ci racconta

        […] di un gioco funesto

        Sarebbe?

        Il gioco delle tre carte: il gioco, tra tutti quelli oggi in circolazione, più perniciosoe spietato, poiché il danno che esso provoca non cadrà sul capo di nessuno dei tre giocatori, ma su quello della pedina che essi strumentalizzano per giungere all'agognato risultato: la visibilità; in questo mesto e nefasto gioco una pedina equivale a un individuo o più in carne ed ossa.

        Suvvia, sia meno astruso.

        L'individuo di cui parlo è quello che oggi finisce nelle taglienti maglie della giustizia penale.

        da “Breve dialogo tra l'oratore-assertore e uno spettatore”

Salvatore Ritorto, Il prigioniero libero. Pensieri, emozioni, considerazioni dall'ergastolo

Ed. Sensibili alla foglie | Collana l'evasione possibile

giugno 2015 - 96 pag.